La scomparsa del Prof. Giancarlo Umani Ronchi

Riportiamo di seguito comunicato del Presidente COMLAS Prof. Massimo Martelloni:

"Appresa solo oggi la notizia della scomparsa del Prof. Giancarlo Umani Ronchi porgo a nome mio personale e di tutta la Società Scientifica COMLAS le più sentite condoglianze alla SV ed a tutta la famiglia.
Con Giancarlo è scomparsa una persona che ha colto in particolare i grandi cambiamenti in corso nel SSN ed il nuovo ruolo che la Medicina legale stava ivi svolgendo.
Da noi tutti un ringraziamento per il grande contributo dato.
Il Presidente della Società Scientifica COMLAS
Prof. Massimo Martelloni"

In ricordo di Giancarlo Umani Ronchi riportiamo la premessa al libro “La Cartella clinica e la cartella infermieristica: strumenti di management e indicatori di qualità delle prestazioni sanitarie”, un messaggio quello di Giancarlo anticipatorio nel 2006 degli sviluppi che la medicina legale del SSN ha vissuto nel decennio successivo fino alla legge 24/2017 ed ai nuovi L.E.A. del 2017:

“La monografia dei miei stimati amici e colleghi del Coordinamento Nazionale dei Medici Legali delle Aziende Sanitarie……, redatta con l'apporto specialistico di appropriata esperienza infermie­ristica ………… e di un illustre collaboratore del Difensore Civico della Regione Toscana …………., è un pregevole lavoro di sintesi sulla storia, le problematiche normative e definitorie e gli aspetti deontologici della cartella clinica, ma certamente offre la novità di uno strumento nuovo di valutazione dell'appropriatezza di tale fondamentale documentazione sanitaria intelligentemente formulato.

Si avverte in tutto il testo l'inderogabilità di considerare la centralità della persona malata all'interno di un unico processo terapeutico e riabilitativo per il quale si attiva­no, contemporaneamente, professionisti diversi, ma tra loro integrati, con la volontà di governare correttamente la presa in carico, innescando alcuni meccanismi di cambia­mento al sistema organizzativo e adattandosi alla nuova cultura della corresponsabilità.

Di qui il ruolo fondamentale che sicuramente avrebbe nel processo assistenziale una cartella clinica integrata, strumento specifico per la governance del percorso dell'utente, onde valutare l'appropriatezza diagnostica, terapeutica, riabilitativa, gestionale, etico-giu­ridica, ma anche per mettere in moto i meccanismi che consentono di prevenire il rischio clinico e gestire il contenzioso, problematiche queste ultime che i medici legali operanti nel Servizio Sanitario Nazionale hanno per primi cominciato ad affrontare sia sotto il pro­filo culturale sia nell'operatività decisa con veri e propri piani di formazione, istituzione degli osservatori medico-legali, sistemi di management efficaci e di sicuro impatto.

Si vuole qui ricordare che una documentazione sanitaria integrata sarebbe certo un ottimo strumento anche per la difesa dell'operato medico e infermieristico, mentre al contrario una documentazione sanitaria approssimativa o insufficiente mal si presta al­la difesa degli operatori della sanità nei casi di malpractice o supposti tali.

Nella monografia tra l'altro viene sottolineato anche il ruolo che, unico in Italia, de­tiene la Regione Toscana, del Difensore Civico, istituto che presenta caratteristiche ta­li da costituire una forma di tutela alternativa a quella giurisdizionale, tutela che, anche se priva del carattere vincolante di quella giurisdizionale medesima, può far sì che spes­so le questioni siano risolte evitando i costi e i tempi lunghi ed estenuanti dei procedi­menti giudiziari. Inoltre, quella del Difensore Civico in questi casi è un'indubbia atti­vità di monitoraggio della casistica, che può essere di certo ausilio per valutare se i sin­goli problemi riscontrati non siano legati invero all'organizzazione funzionale generale sui quali si chiederà all'amministrazione di riflettere e intervenire.

«Cartella clinica e infermieristica come strumenti di management e indicatori di qualità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie»: è sicuramente dall'inizio, dall'a­pertura del ricovero e dalla raccolta dell'anamnesi di quel paziente che giunge nei no­stri ospedali per i più disparati motivi che bisogna cominciare a costruire un efficace ed efficiente percorso assistenziale, sul quale il medico legale del SSN ha l'obbligo mo­rale, deontologico e professionale specifico per vegliare, ma non in attesa, bensì con l'utilizzo di idonei strumenti di clinical governance che sicuramente sta mostrando, in questi ultimi tempi, di sapere formulare e correttamente applicare per essere al passo con i tempi e i cambiamenti decisi della sanità pubblica.

Giancarlo Umani Ronchi
Ordinario di Medicina Legale, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"

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