L'On. Pierpaolo Vargiu su Legge Responsabilità Professionale

Riportiamo di seguito il commento dell'On. Pierpaolo Vargiu, già Presidente della XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati, in merito alla approvazione del testo della legge sulla sicurezza delle cure e sulla responsabilità medica.

Onorevole Pierpaolo Vargiu, già Presidente della XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati«La Camera ha approvato definitivamente il testo della legge sulla sicurezza delle cure e sulla responsabilità medica, al quale ho lavorato per due anni, come relatore. Per me è una piccola/grande soddisfazione perché la legge incide positivamente sul tema della "medicina difensiva", aiutando a ridurre la pressione sul medico, mantenendo il sistema di tutela per il paziente e cercando di recuperare risorse per la sostenibilità del sistema. Tra le "imperfezioni" della legge, c'è il rischio di una eccessiva rigidità del sistema di controllo dell'operato medico, incardinato sulle "linee guida".»

Successivamente è stato approvato dal Governo un ordine del giorno interpretativo che chiarisce la volontà del legislatore sul ruolo delle linee guida:

"La Camera, premesso che:

 

il nuovo testo di legge, in materia di sicurezza delle cure, attribuisce grande importanza all’attinenza delle azioni del professionista esercente le professioni sanitarie rispetto alle raccomandazioni previste dalle « linee guida » specifiche e, in assenza di queste, alle buone pratiche clinico-assistenziali; il richiamo alle « linee guida » e alle « best practices » appare quanto mai opportuno perché – nell’eventualità di un contenzioso – consente di avere elementi di valutazione e di giudizio del corretto operato del professionista che siano certi e radicati nella cultura medico scientifica; è assolutamente presente nell’odierna azione del Legislatore la consapevolezza che le « variabili di contesto », in cui quotidianamente operano i professionisti sanitari, sono molteplici e spesso correlate a variabili organizzative la cui qualità è indipendente dalla volontà del professionista; tale consapevolezza determina la necessità di dare la indispensabile duttilità al sistema delle « linee guida »; conseguentemente, appare evidente come le « linee guida » non rappresentino pertanto schemi fissi entro cui ingabbiare l’attività del professionista, senza tenere conto del contesto in cui la prestazione sanitaria viene erogata, ma bensì percorsi ragionevoli e virtuosi che devono essere noti al professionista che, compatibilmente con le variabili di contesto, deve orientare in tale direzione la propria attività; tale consapevolezza consente anche di evitare il rischio che nasca una nuova « medicina difensiva », fatta di rigidità diagnostiche e terapeutiche che possano rivelarsi incoerenti con le diverse realtà organizzative, poco utili per gli interessi del paziente, che rischiano di gravare con spese inappropriate sui costi del sistema di Welfare Sanitario;

impegna il Governo

in sede di emanazione dei decreti attuativi di cui al comma 2 e al comma 3 dell’articolo 5, ad inserire ogni possibile indicazione e raccomandazione di merito che consenta la definizione di sistemi di linee guida coerenti con la necessità di orientare virtuosamente l’attività dei professionisti sanitari, tenendo conto dei differenti contesti in cui ciascuno di essi opera.

Vargiu, Palese.”

Informazioni aggiuntive